Il vessillo

Il vessillo dei Pirati del lago d’Orta è formato da un teschio con la pipa che indossa un cappello da marinaio d’ordinanza recante l’effige del drago sull’isola di San Giulio.

È strettamente non riproducibile e legato alla ciurma, oltre che registrato a loro. L’utilizzo sarà punito con l’arrembaggio senza prigionieri.

Il motto:
Optimum Tribus Saeculis Ante – si stava meglio 3 secoli fa

La pipa:
un comune amore per la pipa tra la ciurma che fu protagonista della prima edizione.

Cappello da marinaio:
oltre che puramente estetico fu introdotto anche come elemento di modernità per potersi distinguere dai tradizionali e storici “jolly roger” a cui la ciurma deve rispetto.

La leggenda dell’isola di San Giulio:
La leggenda narra che San Giulio, predicatore e guerriero vissuto nel quarto secolo dopo Cristo,  volendo a tutti i costi costruire la sua centesima chiesa, si spinse fìn sulle rive del lago e qui, affascinato dal luogo, rimase a contemplare l’isola, la quale – si dice – fosse allora infestata da draghi e serpenti. Il santo, non trovando una barca, stese il proprio mantello sull’acqua e camminandovi sopra raggiunse l’isola. Scacciati draghi e serpenti con la sola forza della parola, cominciò a costruire la sua centesima chiesa, nella quale fu poi sepolto.

All’interno della basilica si trovano sculture sacre rappresentanti draghi ed in sacrestia c’è un antico drago in ferro battuto sopra il quale è appeso un osso, un’enorme vera vertebra delle dimensioni di un metro.